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Ape Maya 2012 – Viaggio in Tuk Tuk alla fine del mondo

Ape Maya 2012 – Viaggio in Tuk Tuk alla fine del mondo

Progetti realizzati

2012: secondo le profezie Maya, l’anno dell’apocalisse. Ma se davvero il mondo sta per finire, perché non esplorarlo fino in fondo? La pensa così il Taurinorum Travel Team. Tre ragazzi che, freschi di università, hanno attraversato l’Africa occidentale a bordo di una Panda del 1987, e poi, coadiuvati da Piaggio, hanno percorso la Panamericana su un Ape, raggiungendo Machu Picchu nell’anno del suo centenario. Rinnovata la partnership con Piaggio, Ludovico, Paolo e Carlo Alberto salgono di nuovo sul Tuk Tuk, determinati a vivere la loro prossima avventura. Destinazione? La fine del mondo.

Il nome dell’impresa richiama un famoso cartone, e ironizza sui presagi finemondisti: Ape Maya 2012. Oltre 3000 km tra Messico, Guatemala e Belize, alla scoperta delle antiche rovine del popolo Maya. Un viaggio per promuovere il Tuk Tuk nell’area, dopo l’entusiasmo raccolto l’anno precedente da Desafio Piaggio. Ma anche, per il Taurinorum Travel Team, l’occasione per aumentare visibilità e competenze, mantenendo vivo il sogno di esplorare il mondo. Come sempre, con un occhio di riguardo per l’attività delle associazioni benefiche che operano nei luoghi visitati.

Questa volta, il Taurinorum Travel Team appoggia il progetto del CISV a Nebaj, che offre supporto legale, medico e psicologico alle donne vittime di violenza. Al termine del viaggio, l’Ape verrà donato al CISV per avviare un programma di trasporto pubblico con cui tutelare la sicurezza delle donne ixiles.

L’avventura prende il via da Merida, città dello Yucatan che sorge sulle rovine dell’antica Ichcaansihó. Attraverso strade fangose e foreste lussureggianti, spiagge paradisiache e tuffi nel mare azzurro, l’accoglienza della popolazione locale e le minacce di un uragano, i tre ragazzi visitano i siti più importanti della civiltà Maya.

Architetture di pietra abbandonate nel verde testimoniano un mondo che ha trovato la sua fine. Nell’ammirarle, l’ombra di un presagio ritorna, ma solo per un attimo: a dominare è la soddisfazione per una bellezza conquistata dopo chilometri di strada. Tra tutte le rovine, quelle di Chichén Itzá, tappa finale dell’impresa, sono forse le più impressionanti.

Qui il passato ha lasciato segni indelebili di una grandezza perduta. Il tempio dei guerrieri, l’osservatorio astronomico, la piramide di Kukulkan… La mente non può che perdersi in fantasie sui fasti passati del popolo Maya.

Per loro, l’apocalisse è giunta davvero. Ma non per il Taurinorum Travel Team, che, superata la profezia sulla fine dei tempi, può considerare il 2012 come l’inizio di un futuro radioso.

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